sabato 24 dicembre 2011
Sì dai... BUONE FESTE!
A tutti, ma proprio tutti, i migliori auguri di BUON TUTTO!
Che sia un periodo sereno, quello dei giorni felici. Che sia un anno più felice di quanto possiate sperare.
Per un po' passo e chiudo ...
martedì 13 dicembre 2011
Pensiamo un po' con gli occhi degli altri
Ho visto un video, quasi per caso.
E mi ha fatto riflettere, molto.
Dobbiamo imparare a pensare con gli occhi degli altri, non è una banalità.
Invito chi passa da queste parti a darci un'occhiata, fino in fondo.
http://www.youtube.com/watch?v=abDHkDiwmTc&feature=youtube_gdata_player
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lunedì 24 ottobre 2011
La storia del carbone e del diamante
Un giorno il discepolo andò dal maestro alla ricerca dell’ennesima risposta.
“So quali sono i valori di riferimento. Sono consapevole di possedere l’attitudine ad un comportamento retto. Ma come posso io avere la certezza di applicare sempre quanto ci si aspetta da me?”
Il maestro rispose: “Il diamante ed il carbone sono fatti della stessa materia. Quello che cambia è la diversa posizione degli atomi che li compongono. Tu ora sei carbone, sii il diamante che è racchiuso in te”.
Possedere non significa nulla, se non nel modo in cui si possiede.
sabato 8 ottobre 2011
In memory of Steve
giovedì 22 settembre 2011
LAMILANOMEGLIO è di Moda!
Fantastico, semplicemente fantastico.
Ieri ero di passaggio a Milano, senza sapere che apriva la settimana della Moda.
L'ho capito appena sceso dal treno.. quando d'improvviso mi sono trovato avvolto da un mondo trendy-fashion.. con giovani-vecchi e vecchi-giovani tra-vestiti alla moda.
Non era la MilanoBene, era la MilanoMeglio. Non più quella da bere, quella da sorseggiare. Da degustare.
Poi mi sono chiesto: ma chi glielo dice a questi qua che nessuno li ha invitati al party?
lunedì 12 settembre 2011
9/11
Silenzio. Silenzio e rispetto. Rispetto per gli angeli delle Torri, come li ha chiamati Dacia Maraini.
Affetto. Affetto e vicinanza. Vicinanza a chi ancora oggi ha gli occhi lucidi e che non dimentica. Che non potrà mai dimenticare.
Rifletto su quanto è stato. E finisco sempre per pensare a chi rimane. A chi ha un fiore in mano. A chi guarda da qualche parte, fisso, nel vuoto. Vuoto che c'è e che non si colma.
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martedì 6 settembre 2011
Leggere è leggero
Lo confesso: non è da molto che sono affamato di letture.
A scuola le sentivo come cosa imposta. E fuggivo. Leggevo le prime pagine, alcune pagine in mezzo e le ultime. Più il riassunto di copertina (che non sempre c'era).
Poi mi s'è accesa una lampadina ed ho provato a sfogliare sfogliare sfogliare ... e ci ho preso gusto.
Ora mi ritaglio ogni spazio possibile per farlo, quale che sia il tema. Quale che sia la lettura. Forte dei diritti del lettore ben narrati in "Come un romanzo" di Pennac.
Tra le ultime mie letture consiglio il libro di D'Avenia (Bianca come il latte rossa come il sangue) e quello della Gamberale (Le luci nelle case degli altri). O ancora "NOI" di Veltroni (non nuovissimo, ma sempre piacevole).
Quasi quasi man mano che ne scopro ne parlo qui..
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lunedì 29 agosto 2011
Ricordiamoci degli altri!
Siamo fortunati, noi che possiamo in qualche modo condividere questo spazio. A volte però ci dimentichiamo che è così. Mi piace dunque iniziare a scrivere post-ferie poche parole che possano essere un promemoria, pensando a Save the children. Solo a titolo di un esempio possibile. Di una delle millemila possibilità che abbiamo per far qualcosa anche per gli altri.
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giovedì 4 agosto 2011
Chiuso per ferie
Caro silente lettore, passo e chiudo per un po'.
Che sia un'estate quanto più possibile serena. Per tutti e non solo per pochi.
Che qualche cambiamento positivo avvenga. E che si continui ad imparare.
Io mi dedicherò a qualche bella lettura. TV spenta!
Vado, vedo e torno. Ci si scrive tra un mesetto circa.
Max Franz
PS: viva MAFRAZANO sempre!
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venerdì 29 luglio 2011
Lascio che le parole viaggino nell'aere..
Vorrei scrivere vaffanculo.. ma non sarebbe politicamente corretto.
Vorrei scrivere che nonmenefregauncazzo di avere un cenno positivo.. ma sarebbe cosa scurrile.
Vorrei scrivere una miriade di parole pregne di significati diretti.. ma risulterebbe non in linea con il mio stile.
Mi fermo dunque qui. Lascio che il tempo, solo il saggio tempo, mi sia di aiuto.
O sarà qui o sarà altrove. Ma sarà!
Vorrei scrivere che nonmenefregauncazzo di avere un cenno positivo.. ma sarebbe cosa scurrile.
Vorrei scrivere una miriade di parole pregne di significati diretti.. ma risulterebbe non in linea con il mio stile.
Mi fermo dunque qui. Lascio che il tempo, solo il saggio tempo, mi sia di aiuto.
O sarà qui o sarà altrove. Ma sarà!
venerdì 15 luglio 2011
Il caso MAFRAZANO
Era nell'aria. La situazione non poteva che determinare il successo di un outsider, e così è avvenuto.
All'interno di un'arena competitiva altamente complessa, in un mercato tanto giovane quanto maturo c'era bisogno di un nuovo player dinamico, in grado di capire in anticipo la giusta rotta.
In tale contesto non poteva che avere successo il progetto di MAFRAZANO, con una ricetta semplice: management fresco, competenze distintive complete e soprattutto una visione chiara del business.
Non è ora il momento di aggiungere altro. Se ne parlerà presto e molto.
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giovedì 16 giugno 2011
Occhiali per NON vedere le SFUMATURE
Ebbene sì. Ora anche io devo indossare gli occhiali. Non è un'opzione, è cosa buona e giusta.
Forse è il caso che veda cosa faccio, con chi parlo e dove vado.
Anche se, confesso, concedersi il lusso di vedere certa realtà in modo sfumato non era poi così male.
Vabbè.. mi abituerò.
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venerdì 10 giugno 2011
Vota al referendum ENTRO MEZZOGIORNO
Come sapete, domenica 12 (dalle 8 alle 22) e lunedì 13 (dalle 7 alle 15) si vota per l’abrogazione delle norme relative a nucleare, privatizzazione dell’acqua, legittimo impedimento.
Quando votare? Meglio andare a votare da subito domenica 12 mattina, entro mezzogiorno. In questo modo, alla prima rilevazione del Ministero degli Interni risulteranno molti gli italiani che hanno votato, provocando negli altri la convinzione che il quorum è effettivamente a portata di mano.
Partecipate e invitate tutti i vostri amici a questo evento, per favore. E' nel tuo e nostro interesse.
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giovedì 12 maggio 2011
Già ...
Sono stato in silenzio per qualche tempo. Non volevo lasciare traccia di banalità. Non volevo alimentare un soliloquio obbligato dal fatto che ormai ho aperto un fronte e devo giocoforza alimentarlo.
Nel quotidiano continuo a vedere episodi sconcertanti di piccolo uomini che perennemente ottengono. Stima ed anche considerazione.
Somma tristezza! Ma forse si tratta solo di aspettare un po'.
Ora mi accomodo sul ciglio del ponte, mi prendo qualcosa di nutriente da leggere ed attendo. Paziente e sereno.
La soluzione è già passata dalla potenza all'atto. E con questa certezza apro il capitolo uno.
lunedì 11 aprile 2011
Scusate un attimo..
Questo signore è Mr. Cameron, Primo Ministro UK, che con sua moglie attende un volo RyanAir per andare in ferie.
In Italia ci sono politici che vanno allo stadio con i voli di Stato. Lo ripeto: in Italia ci sono politici che vanno allo stadio con i voli di Stato.
Ma ci rendiamo conto? E il silenzio è sempre troppo.
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lunedì 4 aprile 2011
Neurofibromatosi 1
Una mia cara amica da qualche mese ha scoperto che il suo bambino è affetto da una malattia genetica rara che si chiama Neurofibromatosi 1 (NF1), è una malattia bastarda perché molto infida, ma di cui si sa poco.
A Padova c’è l’Associazione Linfa (collegata al dip. di Genetica pediatrica dell’Ospedale di Padova) che si batte per la lotta contro questa malattia, il 3 aprile la Linfa ha organizzato una conferenza sullo stato dell’arte della ricerca sulla NF1, e tra i relatori c’erano due ricercatori, genitori essi stessi di una bambina ammalata, che stanno mettendo in piedi una ricerca molto importante (quale ricercatore può essere più motivato di un genitore di un bimbo ammalato…), ma, indovinate un po’, NON CI SONO FONDI.
Quindi è fondamentale diffondere notizia di questa cosa e cercare di raccogliere fondi anche e soprattutto tramite donazioni e 5x1000 , e anche solo diffondere questo messaggio potrebbe aiutare a coprire le spese di un macchinario o della retribuzione di un ricercatore, o per la stampa di materiale informativo, c’è bisogno di tutto: per il 5x1000 C.F.91009350264 per donazioni c/c postale: 15346315
A Padova c’è l’Associazione Linfa (collegata al dip. di Genetica pediatrica dell’Ospedale di Padova) che si batte per la lotta contro questa malattia, il 3 aprile la Linfa ha organizzato una conferenza sullo stato dell’arte della ricerca sulla NF1, e tra i relatori c’erano due ricercatori, genitori essi stessi di una bambina ammalata, che stanno mettendo in piedi una ricerca molto importante (quale ricercatore può essere più motivato di un genitore di un bimbo ammalato…), ma, indovinate un po’, NON CI SONO FONDI.
Quindi è fondamentale diffondere notizia di questa cosa e cercare di raccogliere fondi anche e soprattutto tramite donazioni e 5x1000 , e anche solo diffondere questo messaggio potrebbe aiutare a coprire le spese di un macchinario o della retribuzione di un ricercatore, o per la stampa di materiale informativo, c’è bisogno di tutto: per il 5x1000 C.F.91009350264 per donazioni c/c postale: 15346315
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mercoledì 23 marzo 2011
Noi che...
Non è un mio testo, mi è arrivato. E mi piace condividerlo.. io che sono del '72.
A tutti noi ... classe dal "53 al 70".....
- Noi, che le nostre mamme mica ci hanno visti con l'ecografia.
- Noi, che a scuola ci andavamo da soli e da soli tornavamo.
- Noi, che la scuola durava fino alla mezza e poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con papà).
- Noi, che eravamo tutti buoni compagni di classe, ma se c’era qualche bullo, ci pensava il maestro a sistemarlo sul serio.
- Noi, che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, mamma a casa te ne dava 2.
- Noi, che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
- Noi, che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta, tutti felici.
- Noi, che avevamo le tute lucide acetate dell’Adidas che facevano fico, ma erano pure le uniche.
- Noi, che la gita annuale era un evento speciale e nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti.
- Noi, che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su internet.
- Noi, che la vita di quartiere era piacevole e serena.
- Noi, che andare al mare nei sedili posteriori della 850 di papà o nella 1100 di nonno era una passeggiata speciale e serbiamo ancora il ricordo di un bagno “pulito” a Rimini o a Fregene.
- Noi, che non avevamo videogiochi, né registratori, né computer. Ma avevamo tanti amici lo stesso.
- Noi, che per cambiare canale alla TV dovevamo alzarci e i canali erano solo 2.
- Noi, che andavamo a letto dopo Carosello.
- Noi, che sapevamo che era pronta la cena perché c'era Happy Days (e Fonzie!!!).
- Noi, che guardavamo allucinati il futuro con “Spazio 1999” .
- Noi, che se la notte ti svegliavi e accendevi la TV vedevi solo il monoscopio Rai con le nuvole o le pecorelle di interruzione delle trasmissioni.
- Noi, che ci sentivamo ricchi se avevamo 'Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini'.
- Noi, che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
- Noi, che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più fico e che se anche andavi in strada non era così pericoloso.
- Noi, che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella.
- Noi, che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.
- Noi, che giocavamo a nomi- cose- animali- città.
- Noi, che ci divertivamo anche facendo "Strega- comanda- colore".
- Noi, che ci mancavano sempre 4 figurine per finire l'album Panini (ce l'ho, ce l'ho, mi manca!).
- Noi, che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa, ma che a quelli degli altri suonavamo e poi scappavamo
- Noi, che compravamo dal fornaio pizza bianca e mortadella per 100 £ire (= € 0,050!) e non andavamo dal dietologo per problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare.
- Noi, che bevevamo acqua dal tubo del giardino, non dalla bottiglia PET della minerale ed un gelato costava 50 £ire (pari a € 0,025!).
- Noi, che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la Bic.
- Noi, che sentivamo la musica nei mangiadischi sui 45 giri vinile (non nell’Ipod) e adesso se ne vedi uno in un negozio di modernariato tuo figlio ti chiede cos'è.
- Noi, che al cinema usciva un cartone animato ogni 10 anni e vedevi sempre gli stessi tre o quattro e solo di Disney.
- Noi, che non avevamo cellulari (c’erano le cabine SIP per telefonare) e nessuno poteva rintracciarci, ma tanto eravamo sicuri anche ai giardinetti.
- Noi, che giocavamo a pallone in mezzo alla strada con l'unico obbligo di rientrare prima del tramonto.
- Noi, che trascorrevamo ore a costruirci carretti per lanciarci poi senza freni, finendo inevitabilmente in fossi e cespugli.
- Noi, che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro cromo, e più era rosso più eri fico.
- Noi, che giocavamo con sassi e legni, palline e carte.
- Noi, che le barzellette erano Pierino, il fantasma formaggino o c’è un francese-un tedesco-un italiano.
- Noi, che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
- Noi, che la Barbie aveva le gambe rigide.
- Noi, che il 1° Novembre era 'Ognissanti', mica Halloween.
- Noi, che l'unica merendina era il Buondì Motta e mangiavamo solo i chicchi di zucchero sopra la glassa.
- Noi, che il Raider faceva concorrenza al Mars.
- Noi, che a scuola le caramelle costavano 5 £ire.
- Noi, che si suonava la pianola Bontempi.
- Noi, che la Ferrari era Lauda e Alboreto, la McLaren Prost , la Williams Mansell , la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini e la Tyrrel a 6 ruote!
- Noi, che la penitenza era 'dire- fare- baciare- lettera- testamento'.
- Noi, che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
- Noi, che il Ciao e il Boxer si accendevano pedalando.
- Noi, che nei mercatini dell'antiquariato troviamo i giocattoli di quando eravamo piccoli e diciamo: "Guarda! te lo ricordi?" e poi sentiamo un nodo in gola.
- Noi, che siamo ancora qui e certe cose le abbiamo dimenticate e sorridiamo quando ce le ricordiamo.
- Noi, che vivevamo negli anni di piombo, in mezzo ad inaudite violenze per lotte sociali e di classe.
- Noi, che votavamo per i partiti della 1° Repubblica: MSI, DC, PRI, PLI, PSI, PCI, e non per 70 diversi gruppi dai nomi fantasiosi.
- Noi, che siamo stati tutte queste cose e tanto altro ancora.
Questa è la nostra storia.
A tutti noi ... classe dal "53 al 70".....
- Noi, che le nostre mamme mica ci hanno visti con l'ecografia.
- Noi, che a scuola ci andavamo da soli e da soli tornavamo.
- Noi, che la scuola durava fino alla mezza e poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con papà).
- Noi, che eravamo tutti buoni compagni di classe, ma se c’era qualche bullo, ci pensava il maestro a sistemarlo sul serio.
- Noi, che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, mamma a casa te ne dava 2.
- Noi, che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
- Noi, che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta, tutti felici.
- Noi, che avevamo le tute lucide acetate dell’Adidas che facevano fico, ma erano pure le uniche.
- Noi, che la gita annuale era un evento speciale e nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti.
- Noi, che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su internet.
- Noi, che la vita di quartiere era piacevole e serena.
- Noi, che andare al mare nei sedili posteriori della 850 di papà o nella 1100 di nonno era una passeggiata speciale e serbiamo ancora il ricordo di un bagno “pulito” a Rimini o a Fregene.
- Noi, che non avevamo videogiochi, né registratori, né computer. Ma avevamo tanti amici lo stesso.
- Noi, che per cambiare canale alla TV dovevamo alzarci e i canali erano solo 2.
- Noi, che andavamo a letto dopo Carosello.
- Noi, che sapevamo che era pronta la cena perché c'era Happy Days (e Fonzie!!!).
- Noi, che guardavamo allucinati il futuro con “Spazio 1999” .
- Noi, che se la notte ti svegliavi e accendevi la TV vedevi solo il monoscopio Rai con le nuvole o le pecorelle di interruzione delle trasmissioni.
- Noi, che ci sentivamo ricchi se avevamo 'Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini'.
- Noi, che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
- Noi, che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più fico e che se anche andavi in strada non era così pericoloso.
- Noi, che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella.
- Noi, che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.
- Noi, che giocavamo a nomi- cose- animali- città.
- Noi, che ci divertivamo anche facendo "Strega- comanda- colore".
- Noi, che ci mancavano sempre 4 figurine per finire l'album Panini (ce l'ho, ce l'ho, mi manca!).
- Noi, che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa, ma che a quelli degli altri suonavamo e poi scappavamo
- Noi, che compravamo dal fornaio pizza bianca e mortadella per 100 £ire (= € 0,050!) e non andavamo dal dietologo per problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare.
- Noi, che bevevamo acqua dal tubo del giardino, non dalla bottiglia PET della minerale ed un gelato costava 50 £ire (pari a € 0,025!).
- Noi, che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la Bic.
- Noi, che sentivamo la musica nei mangiadischi sui 45 giri vinile (non nell’Ipod) e adesso se ne vedi uno in un negozio di modernariato tuo figlio ti chiede cos'è.
- Noi, che al cinema usciva un cartone animato ogni 10 anni e vedevi sempre gli stessi tre o quattro e solo di Disney.
- Noi, che non avevamo cellulari (c’erano le cabine SIP per telefonare) e nessuno poteva rintracciarci, ma tanto eravamo sicuri anche ai giardinetti.
- Noi, che giocavamo a pallone in mezzo alla strada con l'unico obbligo di rientrare prima del tramonto.
- Noi, che trascorrevamo ore a costruirci carretti per lanciarci poi senza freni, finendo inevitabilmente in fossi e cespugli.
- Noi, che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro cromo, e più era rosso più eri fico.
- Noi, che giocavamo con sassi e legni, palline e carte.
- Noi, che le barzellette erano Pierino, il fantasma formaggino o c’è un francese-un tedesco-un italiano.
- Noi, che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
- Noi, che la Barbie aveva le gambe rigide.
- Noi, che il 1° Novembre era 'Ognissanti', mica Halloween.
- Noi, che l'unica merendina era il Buondì Motta e mangiavamo solo i chicchi di zucchero sopra la glassa.
- Noi, che il Raider faceva concorrenza al Mars.
- Noi, che a scuola le caramelle costavano 5 £ire.
- Noi, che si suonava la pianola Bontempi.
- Noi, che la Ferrari era Lauda e Alboreto, la McLaren Prost , la Williams Mansell , la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini e la Tyrrel a 6 ruote!
- Noi, che la penitenza era 'dire- fare- baciare- lettera- testamento'.
- Noi, che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
- Noi, che il Ciao e il Boxer si accendevano pedalando.
- Noi, che nei mercatini dell'antiquariato troviamo i giocattoli di quando eravamo piccoli e diciamo: "Guarda! te lo ricordi?" e poi sentiamo un nodo in gola.
- Noi, che siamo ancora qui e certe cose le abbiamo dimenticate e sorridiamo quando ce le ricordiamo.
- Noi, che vivevamo negli anni di piombo, in mezzo ad inaudite violenze per lotte sociali e di classe.
- Noi, che votavamo per i partiti della 1° Repubblica: MSI, DC, PRI, PLI, PSI, PCI, e non per 70 diversi gruppi dai nomi fantasiosi.
- Noi, che siamo stati tutte queste cose e tanto altro ancora.
Questa è la nostra storia.
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Noi che
venerdì 18 marzo 2011
Auguri!
Lasciatemi essere retorico.
Finalmente non è solo la Nazionale a far sentire italiani. Mi è piaciuto vedere sventolare tante bandiere, gente in vario modo biancorossoverde, sorrisi, grandi e piccoli un po' più vicini. E forse noi - per almeno qualche ora - forse un po' più uniti.
Ma forse non è retorica. E' stata semplicemente un'occasione, unica per ciascuno di noi, di "sentire" qualcosa di forte nei confronti del proprio Paese.
Spiace solo per chi non l'ha colta. Probabilmente non ne avrà molte altre.
mercoledì 16 marzo 2011
Sessanta secondi di silenzio: Giappone
lunedì 7 marzo 2011
Somma stanchezza!
Non ce l'ho fatta. Non sono riuscito a schivare alcuna mazzata questo inverno. E ancora non è finita.
Devo lamentarmi e parlare e scrivere a bassa voce. Schiscio, schiscio. Non è poi difficile visto che al momento non ne ho di voce.
E poi a incrementare il mio stato confusionale ci si mette anche la follia degenerante del Bel Paese.
Somma tristezza che si somma alla somma stanchezza!
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lunedì 14 febbraio 2011
ADESSO!
Massimo rispetto per chi prende posizione. E che posizione.
Io non potevo esserci ieri, ma avrei voluto.
Davvero. Una bellissima dimostrazione.
Noi uomini dobbiamo solo imparare, ancora una volta.
Complimenti e alla prossima! Non mancherò.
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venerdì 4 febbraio 2011
Politica?
Non avrei mai voluto farlo, ma non posso non farlo.
Almeno un piccolo cenno a questa cosa informe che qui, in Italia, chiamano "politica" devo farlo.
Banalmente mi chiedo, e vi chiedo... e chiediamoci: ma ci rendiamo conto dello scempio a cui stiamo assistendo? Per pudore, solo per pudore, non cito alcun nome. Ma i fatti parlano realmente da soli.
Io mi vergogno. A nome di chi fa. E di chi fa in modo serio. Di chi si impegna. Di chi davvero avrebbe a cuore la cosa pubblica. E che caspita!
Ma cosa dobbiamo fare per porre fine a tale triste realtà? Forse dobbiamo fare, anche noi, nel nostro piccolo. E alzare le chiappe dalla sedia e smetterla di scrivere. E contribuire in modo fattivo alla creazione di una coscienza, o al risveglio della stessa. Ok, smetto di scrivere. Vado.
giovedì 20 gennaio 2011
Reduce
Quasi 2 ore di riunione a parlare di protocolli, firmware, autodiagnostica ... e nonricordocosaaltro. Lo so, dovrei essere abituato ormai. Ma è troppo anche per me.
Specie dopo 1 ora di piscina ed un pranzo semi-frugale per non far tardi e per non far panza.
Sono basito.
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venerdì 14 gennaio 2011
Remove before flight
Guardando il mio portachiavi-gadget, regalatomi dalla Augusta Westland, stavo riflettendo.
"Remove before flight", c'è scritto, ed è proprio vero. Se vogliamo prendere il volo dobbiamo rimuovere diverse cose, dobbiamo liberarci da tante zavorre e lasciare le redini.
Non c'è altra via. Che il nuovo anno, che questo 2011 parta sotto i migliori auspici di leggerezza.
E si torna a volare!
Ripartenza
Rieccoci, quasi.
Non è facile ma siamo nuovamente qui, in barricata. La sveglia suona sempre troppo presto, ma fortunatamente ci sono delle costanti a cui fare riferimento. Certezze che aiutano per andare avanti.
Ce la faremo. Ne sono convinto.
Oggi non riesco davvero ad aggiungere altri contenuti. Ma sono certo che ne avrò. Presto.
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