Proprio stamane riflettevo sul senso di un Blog. E pensavo ... esattamente a cosa serve? O: a chi serve?
E' evidente che in certi casi ha una funzione sociale primaria di diffusione dell'informazione e di confronto. Non c'è dubbio. Si pensi ai casi di eccellenza, a partire da Beppe Grillo. Ed al suo successo sulla Rete.
Ma negli altri millemila casi?
Chissà quante sono le persone che, un po' come lo scrivente, scrivono nella consapevolezza di esser di fronte pressoché ad un soliloquio. Sapendo benissimo che saran ben pochi i lettori, ed ancora meno i conversatori.
Mah. Che non sia dunque semplicemente una sorta di Diario? Affidato alla Rete per lasciar traccia di sè ... e lasciar che qualche alert evidenzi il tuo nome, nella vaga speranza che altri incappino nelle tue parole?
E allora citiamo Fabio Fazio e sicuramente avremo più successo. Scriviamo, così a caso, WikiLeaks, solo perché in qualche modo la parola venga letta da qualche motore di ricerca e porti qui la qualunque persona.
No, non ha senso, ovviamente. Forse è solo tutto un gioco. Un'opportunità che è data e che probabilmente ha senso cogliere.
Perchè oggi Marino e Memole leggono. E lo so perchè scrivono. E li ringrazio dell'attenzione. ;-)
Questo non è né vuol essere un soliloquio. Nè, tantomeno, una valida alternativa ad orecchie non disposte all'ascolto. Nè, banalmente, uno sfogo.
Diciamo che è un piccolo pezzetto del mio IO e del mio modo di vedere ... che, confido, qualcuno possa trovare in qualche modo interessante, non pretendo di più.
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